Se la prima campagna fotografica e di rielaborazione
computerizzata, condotta da Piero Migliorisi
e Gianfranco Carrozzini in via Garibaldi,
ha avuto il merito di restituire l'intera
sequenza di quelle mirabili facciate come
non si erano mai viste prima, questo secondo
volume dei due autori ci offre una ricerca
ancora più preziosa. Essa, infatti, coglie
una per una le ventuno perle artistiche e
architettoniche sparse sul territorio del
centro antico di Genova che rappresentano
il completamento del corpus di disegni di
Rubens. Questi palazzi — divenuti nel frattempo
quasi tutti patrimonio dell'umanità Unesco,
insieme a quelli di via Garibaldi — offrono
situazioni di ripresa fotografica ancora
più complesse rispetto ai primi che avevano,
almeno, il "merito" di trovarsi
l'uno accanto all'altro. Ora il fotografo
si è dovuto confrontare con problemi tecnici
analoghi — per quanto riguarda il mosaico
di fotogrammi da giustapporre e le altezze
dei palazzi spesso situati in vicoli angusti
— con l'aggiunta della molteplice ubicazione:
gli accorgimenti che consentivano una buona
ripresa su una facciata erano del tutto inutili
per un'altra e, inoltre, qui i proprietari
non facevano parte di un unico, grande "condominio
d'arte", come via Garibaldi, ma si godevano
ognuno la propria dimora in maniera personale.
Quindi innumerevoli missioni diplomatiche,
appuntamenti, sorprese, salite e discese
alla ricerca di una autorizzazione, alla
fine sempre gentilmente concessa e con grande
disponibilità. Gli ingredienti "pesanti",
come il carrello elevatore che ha innalzato
Migliorisi fino al tetto dei 22 metri da
terra e i cavalietti grandi e piccoli, sono
stati ancora utili, ma questa volta l'autore
ha "volato" anche da solo, affacciandosi
da finestre e balconi di case più o meno
alte prospicienti il monumento da riprendere.
E riuscito, ancora, a regalarci immagini
di vero reportage d'autore scattando direttamente
da terra, raggiungendo i punti più alti del
valore interpretativo nelle vedute — tradizionalissimamente
effettuate dal basso — finalmente con i piedi
per terra, della scultura barocca della basilica
di Carignano, La luce, anche in questo volume
gioca il ruolo primario e distingue tra di
loro le pagine rendendole uniche: tagli laceranti
di sole e difficili antri sernibui, terrazze
assolate e pareti in triste luce riflessa.
Tutto andava documentato in maniera ineccepibile.
Allora la macchina fotografica e il suo titolare
hanno dovuto aspettare pazientemente il momento
per cogliere l'attimo e registrare al meglio
il disegno sulle superfici. Ci sono riusciti
perfettamente. Tutto il lavoro del fotografo
sarebbe stato tuttavia incompleto, e forse
addirittura inutile, senza la ricostruzione
tecnica, ma prima di tutto artistica, di
Gianfranco Carrozzini che ha ricucito in
maniera spettacolare l'unità delle facciate
partendo da una miriade di fotografie parziali,
realizzate spesso in giorni diversi, con
angolature differenti e con luci non sempre
omogenee. Rispettando l'impianto del volume
inaugurale, alla prima parte di palazzi restituiti
nell'interezza delle facciate fa seguito
una selezione di particolari ravvicinati
che ci fanno rivivere un viaggio intimo e
spesso emozionante a contatto con i muri,
le statue, i cornicioni, i ricchissimi mosaici
i ciottoli. Piero Migliorisi, genovese di adozione, fotografo professionista dal 1970, attivo nei settori editoriale e pubblicitario, ha realizzato diverse esposizioni personali e lavora da anni per importanti committenti pubblici e privati. Gianfranco Carrozzini, grafico e computer artist, lavora nel campo della comunicazione e ha realizzato numerose mostre delle sue opere. Con Serena Olivari e Piero Migliorisi ha fondato Formagroup. sto volumesPiero Miglioris Migliorisi e Carrozzini hanno realizzato insieme le mostre "Genova. Via Garibaldi", e "I Palazzi di Rubes" tenutesi nel 2005 e nel 2007 a Palazzo Rosso, dedicata alle immagini contenute nel primo e nel seondo volume di questa collana. Sco Gasparri |
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